Sottotitolo: "Vizi e virtù della “coppia single”
Autore: Michela Pettinà
Anno: 2006
Editore: Effedue Edizioni
Prezzo: € 10
L’uomo e la donna dink vengono spiati nelle loro vicissitudini quotidiane, dalle carambole nel traffico per schivare i monovolume delle mamme “pargolo-dipendenti”, alle transumanze del sabato, alla ricerca dell’outlet più trendy e al contempo più conveniente.
Sempre insieme, almeno per quanto gli impegni professionali possano loro permettere, organizzano spesa, week end, vacanze, e persino il loro matrimonio, con l’ausilio di computer portatile e funzioni matematiche, convinti, spesso a torto, di riuscire ad evitare quegli inconvenienti che la vita immancabilmente riserva a chiunque.
Con brevi intrusioni nella loro vita ad “alto livello reddituale”, il libro racconta le loro nevrosi di coppia perfetta e quelle, anche più complesse, del vario genere umano con cui vengono in contatto.
"Molte persone, soprattutto donne, non hanno ancora capito che si può essere felici, da sposati, anche senza sfornare un pargoletto entro i primi due mesi di convivenza. Non che il libro, comunque, voglia essere il manifesto di una qualsivoglia teoria di “supercoppia”: racconta semplicemente come vivono e si divertono i dink, senza pannolini da cambiare, bimbi da portare al mare “perché c’è lo iodio” o ingombranti monovolume, tappezzati di Titti e Topolino, da parcheggiare...
I dink, pur con le loro schizofrenie, vivono un rapporto di coppia molto equilibrato e soddisfacente, come invece non capita a molte famiglie con figli a carico. Questo non vuol dire che chi è dink per i primi anni di matrimonio sia destinato ad esserlo per tutta la vita, ma certo aver avuto una luna di miele di una mezza dozzina d’anni o più aiuta molto quando si decide di ascoltare l’orologio biologico”.
lunedì 28 maggio 2007
L'importanza di viaggiare leggeri
L'intero articolo lo potete leggere su:
http://www.caffeeuropa.it/attualita02/141trentenni-leggeri.html
Di seguito alcuni estratti:
"E' stato un vero e proprio outing, quello di Gabriele Romagnoli: sulle pagine de la Repubblica il giornalista e scrittore è uscito allo scoperto rivelandosi non già gay o sangue misto, ma Dink, cioé la metà maschile di una coppia con doppio reddito e senza bambini, e soprattutto membro di una comunità sempre crescente di trenta-quarantenni (Romagnoli sta proprio sulla cuspide) che hanno fatto analoghe scelte di vita...
Prima di dire che la scelta di non avere figli sia solo una questione di egoismo bisogna guardare alle altre motivazioni" esordisce Romagnoli. "Certo, molti dei Dink che vedo intorno a me hanno privilegiato la carriera rispetto alla vita privata, ma c'è anche altro, ad esempio il terrore di mettere al mondo bambini in un mondo peggiore, un terrore che non è mai stato vero come adesso. La mia è una generazione più consapevole, il nuovo che avanzava ci ha davvero spaventato.
In più abbiamo fatto un esame di coscienza e abbiamo ammesso una nostra inadeguatezza al ruolo di genitore, almeno per ora. Perché assumersi questa responsabilità col rischio di sbagliare? Non c'è bisogno di fare figli quando uno sa di non avere il tipo di situazione domestica o lavorativa nella quale un bambino può crescere. Di fronte a questa consapevolezza rinviare è anche una questione di saggezza....
Quasi tutte quelle che conosco vengono da mondi molto lontani fra loro, hanno opinioni diverse, non sono uniformi, mentre la coppia che si riproduce condivide un universo, crede che moglie e buoi debbano essere dei paesi tuoi, ha una stessa opinione politica. Ma nella coppia Dink paradossalmente ci sono meno conflitti, perché l'uno è interessato al mondo dell'altro, trovi persone new age che convivono con materialisti convinti, non per mancanza di personalità, ma per interesse verso una persona completamente diversa. Credo che stare con una persona che proviene da un altro mondo, che ha un'altra visione rispetto a quella da cui provieni tu, sia una forma di arricchimento. Alla sera non si parla sempre della stessa cosa. I Dink sono più aperti, e hanno trovato l'altra metà della mela."
http://www.caffeeuropa.it/attualita02/141trentenni-leggeri.html
Di seguito alcuni estratti:
"E' stato un vero e proprio outing, quello di Gabriele Romagnoli: sulle pagine de la Repubblica il giornalista e scrittore è uscito allo scoperto rivelandosi non già gay o sangue misto, ma Dink, cioé la metà maschile di una coppia con doppio reddito e senza bambini, e soprattutto membro di una comunità sempre crescente di trenta-quarantenni (Romagnoli sta proprio sulla cuspide) che hanno fatto analoghe scelte di vita...
Prima di dire che la scelta di non avere figli sia solo una questione di egoismo bisogna guardare alle altre motivazioni" esordisce Romagnoli. "Certo, molti dei Dink che vedo intorno a me hanno privilegiato la carriera rispetto alla vita privata, ma c'è anche altro, ad esempio il terrore di mettere al mondo bambini in un mondo peggiore, un terrore che non è mai stato vero come adesso. La mia è una generazione più consapevole, il nuovo che avanzava ci ha davvero spaventato.
In più abbiamo fatto un esame di coscienza e abbiamo ammesso una nostra inadeguatezza al ruolo di genitore, almeno per ora. Perché assumersi questa responsabilità col rischio di sbagliare? Non c'è bisogno di fare figli quando uno sa di non avere il tipo di situazione domestica o lavorativa nella quale un bambino può crescere. Di fronte a questa consapevolezza rinviare è anche una questione di saggezza....
Quasi tutte quelle che conosco vengono da mondi molto lontani fra loro, hanno opinioni diverse, non sono uniformi, mentre la coppia che si riproduce condivide un universo, crede che moglie e buoi debbano essere dei paesi tuoi, ha una stessa opinione politica. Ma nella coppia Dink paradossalmente ci sono meno conflitti, perché l'uno è interessato al mondo dell'altro, trovi persone new age che convivono con materialisti convinti, non per mancanza di personalità, ma per interesse verso una persona completamente diversa. Credo che stare con una persona che proviene da un altro mondo, che ha un'altra visione rispetto a quella da cui provieni tu, sia una forma di arricchimento. Alla sera non si parla sempre della stessa cosa. I Dink sono più aperti, e hanno trovato l'altra metà della mela."
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